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Credito d’imposta Sisma: fino al 45%

 

Novità in merito al credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, nei comuni del sisma del Centro Italia e nelle zone economiche speciali (ZES). Pubblicato il nuovo modello di comunicazione per fruizione, rinuncia e revoca del Credito. Per le zes, per gli investimenti realizzati dal 1° giugno 2021 è elevato il limite massimo del costo complessivo agevolabile di ciascun progetto a 100 milioni di euro ed è estesa la misura agevolativa all’acquisto dei beni immobili strumentali.

Beneficiari dell’aiuto sono tutte le società e gli enti titolari di reddito d’impresa ubicate nelle regioni del Mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo) e nei Comuni delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria colpiti dal sisma ad agosto ed ottobre 2016. Di seguito l’elenco dei Comuni 140 comuni divisi per regione:

  • Abruzzo: Barete (Aq); Cagnano Amiterno (Aq); Campli (TE) Campotosto (AQ); Capitignano (AQ); Castelcastagna (Te); Castelli (TE); Civitella del Tronto (TE);  Colledara (Te); Cortino (TE); Crognaleto (TE); Fano Adriano (Te). Farindola (Pe); Isola del Gran Sasso (Te); Montereale (AQ); Montorio al Vomano (TE); Pietracamela (Te) Pizzoli (Aq); Rocca Santa Maria (TE); Teramo; Torricella Sicura (TE); Tossicia (TE); Valle Castellana (TE); 
  • Lazio: Accumoli (RI); Amatrice (RI); Antrodoco (RI); Borbona (RI); Borgo Velino (RI); Cantalice (RI); Castel Sant’Angelo (RI); Cittaducale (RI); Cittareale (RI); Leonessa (RI); Micigliano (RI); Poggio Bustone (RI) Posta (RI); Rieti;  Rivodutri (RI); 
  • Marche: Acquacanina (MC); Acquasanta Terme (AP); Amandola (FM); Apiro (MC); Appignano del Tronto (AP); Arquata del Tronto (AP); Ascoli Piceno; Belforte del Chienti (MC); Belmonte Piceno (FM); Bolognola (MC); Caldarola (MC); Camerino (MC); Camporotondo di Fiastrone (MC); Castel di Lama (AP); Castelraimondo (MC); Castelsantangelo sul Nera (MC); Castignano (AP); Castorano (AP); Cerreto D’esi (AN); Cessapalombo (MC); Cingoli (MC); Colli del Tronto (AP); Colmurano (MC); Comunanza (AP); Corridonia (MC); Cossignano (AP); Esanatoglia (MC); Fabriano (AN); Falerone (FM); Fiastra (MC); Fiordimonte (MC); Fiuminata (MC); Folignano (AP); Force (AP); Gagliole (MC); Gualdo (MC); Loro Piceno (MC);  Macerata; Maltignano (AP); Massa Fermana (FM); Matelica (MC); Mogliano (MC); Monsapietro Morico (FM); Montalto delle Marche (AP); Montappone (FM); Monte Rinaldo (FM); Monte San Martino (MC); Monte Vidon Corrado (FM); Montecavallo (MC); Montedinove (AP);  Montefalcone Appennino (FM); Montefortino (FM); Montegallo (AP); Montegiorgio (FM); Monteleone (FM); Montelparo (FM); Montemonaco (AP);  Muccia (MC); Offida (AP); Ortezzano (FM); Palmiano (AP); Penna San Giovanni (MC); Petriolo (MC); Pieve Torina (MC); Pievebovigliana (MC);  Pioraco (MC); Poggio San Vicino (MC);  Pollenza (MC); Ripe San Ginesio (MC); Roccafluvione (AP); Rotella (AP); San Ginesio (MC); San Severino Marche (MC); Santa Vittoria in Matenano (FM); Sant’Angelo in Pontano (MC); Sarnano (MC); Sefro (MC); Serrapetrona (MC); Serravalle del Chienti (MC); Servigliano (FM); Smerillo (FM); Tolentino (MC); Treia (MC); Urbisaglia (MC); Ussita (MC); Venarotta (AP); Visso (MC); 
  • Umbria: Arrone (TR); Cascia (PG); Cerreto di Spoleto (PG); Ferentillo (TR); Montefranco (TR); Monteleone di Spoleto (PG); Norcia (PG); Poggiodomo (PG); Polino (TR); Preci (PG); Sant’Anatolia di Narco (PG); Scheggino (PG); Sellano (PG); Spoleto (PG); Vallo di Nera (PG).

Per il Credito d’imposta Sisma sono esclusi dal beneficio i soggetti che operano nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture, della produzione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, nonché nei settori creditizio, finanziario e assicurativo oltre alle imprese in difficoltà. Sono inoltre esclusi i soggetti che operano nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura. 

L’art. 199, co. 5, D.L. 19 maggio 2020, n. 34 c.d. Decreto Rilancioconvertito dalla L. 17 luglio 2020, n.77,  applica l’agevolazione anche ai soggetti operanti nei settori del magazzinaggio e supporto ai trasporti (codici Ateco 52).

Relativamente alle ZES, ad oggi le ZES istituite sono:

  1. CAMPANIA: le aree regionali interessate sono i Porti di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia; gli aeroporti di Napoli Capodichino e di Salerno-Costa d’Amalfi; gli interporti “Sud Europa” di Marcianise-Maddaloni e “Campano”; gli agglomerati industriali (ASI) di Acerra, Arzano-Casoria-Frattamaggiore, Caivano, Foce Sarno, Marigliano-Nola, Pomigliano, Calaggio, Pianodardine, Valle Ufita, Ponte Valentino – stralcio, Aversa Nord – stralcio, Marcianise – San Marco, Battipaglia, Fisciano – Mercato San Severino, Salerno; altre aree industriali e logistiche quali: Bagnoli – Coroglio, Napoli Est, Piattaforma Contrada Olivola, Area PIP Nocera Inferiore “Fosso imperatore”, Area PIP di Sarno “Ingegno”, Area PIP Nautico di Salerno, Castel San Giorgio.
  2. CALABRIA: le aree ZES della Calabria sono: Macronodo Gioia Tauro (Area del Porto di Gioia Tauro e Area del Retroporto) con i comuni di Gioia Tauro, Rosarno e San Ferdinando; Aree dei Porti: Reggio Calabria, Villa San Giovanni, Crotone, Vibo Valentia, Corigliano Calabro; Aree degli Aeroporti: Lamezia Terme, Reggio Calabria e Crotone; Aree degli Agglomerati Industriali: Gioia Tauro, Crotone, Corigliano Calabro, Lamezia Terme, Vibo Valentia.
  3. INTERREGIONALE IONICA: in base al Piano strategico per la ZES interregionale Jonica, il territorio interessato copre 1.518 Kmq e comprende:
    • per il Polo di Taranto: l’area Portuale di Taranto, l’area Distripark di Taranto, l’area retroportuale ASI di Taranto, l’area retroportuale privata di Taranto, l’area PIP Talsano est Taranto, l’area PIP Paolo VI Taranto, l’area PIP di Statte, l’area industriale (ASI – Comune) di Massafra, l’area PIP di Massafra, l’area industriale espansione Martina Franca, l’area industriale di Mottola;
    • per il Polo di Grottaglie: l’aeroporto di Grottaglie, il Centro intermodale di Francavilla Fontana, l’area di sviluppo aeroportuale di Grottaglie, l’area PIP ampliamento di Grottaglie, l’area industriale Monteiasi, l’area PIP di Faggiano, l’area industriale di San Giorgio Jonico, l’area industriale di Manduria, l’area PIP di Francavilla Fontana, l’area PIP di Carosino;
    • per il Polo di Melfi: l’area industriale San Nicola di Melfi, l’area industriale Vitalba;
    • per il Polo di Ferrandina: l’area industriale Balvano – Baragiano, l’area industriale Tito, l’area industriale Jasce-La Martella, l’area industriale Val Basento, il PIP Policoro, l’area industriale di Scanzano Jonico; 
    • per il Polo di Galdo di Lauria: l’area industriale Galdo di Lauria, l’area industriale di Viggiano, l’area industriale di Senise.
  4. INTERREGIONALE ADRIATICA: per la Puglia Altamura, Ascoli Satriano, Bari, Modugno Bari, Bitonto, Barletta, Candela, Cerignola, Fasano, Foggia, Galatina, Soleto, Gravina In Puglia, Lecce, Surbo, Monte Sant’Angelo, Manfredonia, Matino, Molfetta, Monopoli, Galatone, Nardò, Ostuni, Brindisi, Casarano. Per il Molise: Termoli, Campomarino, Larino, San Polo Matese, Campochiaro.
  5. SICILIA OCCIDENTALE: Aragona (AG), Calatafimi Segesta (TP), Caltanissetta (CL), Caltavuturo (PA), Campofelice Di Roccella (PA), Carini (PA), Cinisi (PA), Custonaci (TP), Favara (AG), Licata (AG), Marsala (TP), Mazara Del Vallo (TP), Misilmeri (PA), Palermo (PA), Palma Di Montechiaro (AG), Partinico (PA), Porto Empedocle (AG), Ravanusa (AG), Salemi (TP), Serradifalco (CL), Termini Imerese (PA), Trapani (TP).
  6. SICILIA ORIENTALE: Acireale (CT), Assoro (EN), Augusta (SR), Avola (SR), Belpasso (CT), Caltagirone (CT), Carlentini (SR), Catania (CT), Comiso (RG), Enna (EN), Floridia (SR), Francofonte (SR), Gela (CL), Lentini (SR), Melilli (SR), Messina (ME), Milazzo (ME), Militello Val Di Catania (CT), Mineo (CT), Modica (RG), Monforte San Giorgio (ME), Pace del Mela (ME), Pachino (SR), Palazzolo Acreide (SR), Paterno’ (CT), Pozzallo (RG), Priolo Gargallo (SR), Ragusa (RG), Rosolini (SR), Scordia (CT), Siracusa (SR), Solarino (SR), Troina (EN), Villafranca Tirrena (ME), Vittoria (RG), Vizzini (CT).
  7. ABRUZZO: Alanno (PE), Atessa (CH), Chieti, Cupello (CH), Gissi (CH), Manoppello (CH), Monteodorisio (CH), Mozzagrogna (CH), Paglieta (CH), San Salvo (CH), Scafa (PE), Sulmona (AQ).

Altre Zone seguiranno sulla base di quanto previsto dal Dpcm contenente il regolamento per l’istituzione delle ZES.

In base alla legge di conversione del decreto Mezzogiorno, che stanzia per le ZES 25 milioni di euro nel 2018, 31,25 milioni nel 2019 e 150,2 milioni nel 2020 a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione (FSC), le imprese già operative o che si insedieranno nelle Zone Economiche Speciali avranno accesso a procedure amministrative semplificate, infrastrutture e ad un credito d’imposta sugli investimenti effettuati entro il 31 dicembre 2020, nel limite massimo, per ciascun progetto, di 50 milioni di euro.

Alle imprese attive nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli, nel settore della pesca e dell’acquacoltura e nel settore della trasformazione e della commercializzazione degli stessi gli aiuti sono concessi nei limiti e alle condizioni previsti dalla normativa europea in materia di aiuti di Stato nei settori agricolo, forestale e delle zone rurali e ittico.

Il decreto-legge di attuazione del PNRR (d.l. n. 36/2022) prevede, in merito alle Zone Economiche Speciali, la possibilità di revisionare il perimetro delle aree, ma solo all’interno dei limiti previsti da ogni Regione. L’eventuale variazione dell’area delle Zes dovrà avvenire tramite una procedura straordinaria di revisione.

DIMENSIONE IMPRESA

Micro, Piccola, Media, Grande

INVESTIMENTI

Attrezzature, Immobili/Terreni, Impianti, Macchinari, Opere murarie

INTERVENTI AMMISSIBILI E SPESE AGEVOLABILI

L’art. 5, d.l. n. 91/2017 prevede benefici fiscali e altre agevolazioni a favore delle imprese, già esistenti e di nuova istituzione, che avviano un programma di attività economiche imprenditoriali o di investimenti nella Zona economica speciale (ZES). In particolare, il co. 2 dell’articolo amplia, in relazione agli investimenti effettuati nelle Zes, la portata del credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno prevedendo la proroga di un anno, fino al 31 dicembre 2020, del periodo agevolato ed elevando a 50 milioni di euro l’ammontare massimo del costo agevolabile per ciascun progetto di investimento, avviato e realizzato a decorrere dalla data di entrata in vigore del DPCM (DPCM 25/01/2018, pubblicato in GU 26/02/2018) istitutivo della zona economica speciale e fino al 31 dicembre 2020.

La Commissione europea ha stabilito che il regime di aiuto italiano pari a 43,9 milioni di euro volto a sostenere gli investimenti nelle regioni colpite dai terremoti del 2016 e del 2017 e introdotto dal d.l n. 8/2017 contribuirà alla ripresa economica dell’Italia centrale senza falsare indebitamente la concorrenza nel mercato unico.

Nel dettaglio, l’art. 18-quater, d.l. n. 8/2017 ha esteso alle imprese localizzate nei comuni delle regioni Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo, colpiti dagli eventi sismici verificatisi a decorrere dal 24 agosto 2016, il credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, agevolando le imprese che acquistano o abbiano acquistato impianti, macchinari e attrezzature nuovi a far data dal 6 aprile 2018 (data dell’approvazione del Regime di Aiuto da parte della Commissione Europea) e fino al 31 dicembre 2019, esteso al 31 dicembre 2021 dall’art. 9, c. 1-bis della l. n. 106/2021 che ha convertito il decreto Sostegni bis (D.L. n. 73/2021) . Il sostegno alle grandi imprese è consentito solo per la costituzione di una nuova impresa, la diversificazione dell’attività di un’impresa o l’acquisizione degli attivi di un’impresa che ha chiuso. Il costo massimo ammissibile per ciascun progetto di investimento ammonta a 3.000.000 di euro per le piccole imprese, 10.000.000 di euro per le medie imprese e 15.000.000 di euro per le grandi imprese. 

 

ESCLUSIVAMENTE PER LE ZES, ai sensi dell’art. 57, lett. b, co. 4 del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, c.d. Decreto Semplificazioni convertito dalla L. 29 luglio 2021, n. 108, per gli investimenti realizzati dal 1° giugno 2021, il credito d’imposta è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni acquisiti entro il 31 dicembre 2022 nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, di 100 milioni di euro

In merito alle ZES: Il decreto-legge di attuazione del PNRR (d.l. n. 36/2022) prevede l’applicazione del credito d’imposta all’acquisto di terreni e all’acquisizione, alla realizzazione ovvero all”ampliamento di immobili strumentali agli investimenti. 

TIPO DI CONTRIBUTO

Credito imposta

MODALITÀ EROGAZIONE CONTRIBUTO

Il beneficio consiste nel riconoscimento di un credito d’imposta, da utilizzare in compensazione in dichiarazione dei redditi, la cui misura  è differenziata in relazione alle dimensioni aziendali:

  • 45% PMI,
  • 35% medie imprese,
  • 25% grandi imprese. 

Per il credito d’imposta ZES nelle Regioni Abruzzo e Molise, sono riconosciute le seguenti percentuali di sostegno:

  • 30% PMI,
  • 20% medie imprese,
  • 10% grandi imprese. 

Il credito d’imposta è commisurato alla quota del costo complessivo degli investimenti, al lordo degli ammortamenti fiscali dedotti nel periodo d’imposta per beni appartenenti alle medesime categorie di quelli oggetto dell’investimento (macchinari, impianti e attrezzature), con esclusione comunque degli ammortamenti relativi al bene agevolato. Dunque, l’ammortamento non va detratto dal beneficio. 

Il credito d’imposta sisma è cumulabile con aiuti de minimis e con altri aiuti di Stato che abbiano ad oggetto i medesimi costi ammessi al beneficio, a condizione che tale cumulo non porti al superamento dell’intensità o dell’importo di aiuto più elevati consentiti dalle pertinenti discipline europee di riferimento.

Il beneficiario può utilizzare il credito d’imposta maturato solo in compensazione presentando il modello F24 esclusivamente tramite Entratel o Fisconline, pena il rifiuto dell’operazione di versamento, a partire dal quinto giorno successivo alla data di rilascio della ricevuta attestante la fruibilità del credito d’imposta.

Il decreto-legge di attuazione del PNRR (d.l. n. 36/2022) prevede, in merito alle Zone Economiche Speciali, al fine di rafforzare la struttura produttiva delle ZES mediante lo strumento agevolativo ‘Contratti di Sviluppo’ una somma complessiva di 250.000.000 euro, di cui 50.000.000 euro per il 2022 e 100.000.000 euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024.

CUMULABILITÀ

Le agevolazioni sono cumulabili esclusivamente con misure in de minimis, altro (vedi note).

Note: Il Credito d’imposta sisma è cumulabile con aiuti de minimis e con altri aiuti di Stato che abbiano ad oggetto i medesimi costi ammessi al beneficio, a condizione che tale cumulo non porti al superamento dell’intensità o dell’importo di aiuto più elevati consentiti dalle pertinenti discipline europee di riferimento.

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

La Legge di Bilancio 2020 (art. 1, co. 218, 316 e 319, l. 160/2019) ha disposto le seguenti proroghe:

  • dal 31 dicembre 2019 al 31 dicembre 2020 per il credito d’imposta investimenti nei comuni del sisma Centro-Italia (in seguito poi l’art. 9, c. 1-bis della l. n. 106/2021 che ha convertito il d.l. n. 73/2021 c.d. Sostegni Bis ha esteso la fruizione del credito d’imposta agli investimenti effettuati fino al 31 dicembre 2021);
  • dal 31 dicembre 2020 al 31 dicembre 2022 per il credito d’imposta investimenti nelle zone economiche speciali (ZES).

A decorrere dal 1° gennaio 2021 e fino al 31 dicembre 2021 il credito d’imposta Sisma si applica nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dalla comunicazione della Commissione europea C (2020) 1863 final, del 19 marzo 2020 (Temporary Framework). L’attuazione della citata misura agevolativa per l’anno 2021 è subordinata, quindi, all’adozione da parte della Commissione europea della decisione di compatibilità del regime di aiuti sulla base del Temporary Framework.

La trasmissione telematica avviene utilizzando il software CIM17

Fino al 6 giugno 2022, per la fruizione dei crediti d’imposta per gli investimenti effettuati fino al 31 dicembre 2021 nelle ZES, nonché per quelli effettuati fino al 31 dicembre 2020 nei comuni del sisma del Centro-Italia va utilizzata la precedente versione del modello di comunicazione CIM17 approvato con il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate 27 ottobre 2021.

Dal 7 giugno 2022 è possibile presentare, con un nuovo modello, le comunicazioni utili per fruire del credito d’imposta Zone economiche speciali (ZES) per l’anno 2022.

In data 3 giugno 2022 la Commissione europea con la decisione per gli “Aiuti di Stato SA.102580 (2022/N) – Italia” ha approvato un regime italiano da 33,6 milioni di euro per la concessione del credito d’imposta alle imprese che nel periodo compreso tra il 1º gennaio e il 31 dicembre 2021 hanno realizzato investimenti nei 140 comuni delle regioni di Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo colpite dai terremoti del 2016 e del 2017. Il sostegno è in linea con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo, ossia l’aiuto non supererà i 2,3 milioni di euro per beneficiario e sarà concesso entro il 30 giugno 2022.

Dal 14 luglio 2022 è disponibile il nuovo modello di comunicazione per la fruizione del credito d’imposta per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021 nelle zone colpite dal sisma a far data dal 24 agosto 2016: lo dispone l’Agenzia delle Entrate con il provvedimento n. 253453/2022 del 30 giugno 2022.

 

 

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